Introduzione e traduzione di Giampiero Cara
Edizione integrale
L’amore, la fede, la libertà, l’amicizia, la natura, la giovinezza, la vecchiaia, la solitudine, la morte: con un linguaggio poetico e pregnante, con immagini tenere e icastiche e con una espressività aforistico-assertiva diretta e appassionata, ricca di similitudini e contrapposizioni, Gibran parla al cuore della gente non da filosofo, non da politico, non da scrittore, ma da «profeta», fondendo in un’unica visione spirituale Oriente e Occidente, Europa e Asia, cristianesimo e islamismo, induismo e buddismo. L’intensità emotiva e fideistica del suo pensiero e della sua scrittura ha costituito un elemento dirompente per centinaia di migliaia di lettori disorientati dallo sgretolamento dell’Occidente faustiano e delle sue certezze e affascinati da una parola che al di sopra di ogni cultura e ogni religione mirava a recuperare l’essenza autentica del vivere e il suo aspetto più intimamente e profondamente sacrale.
«Ho cercato la solitudine perché detesto quella grande e terribile istituzione che la gente chiama civiltà.»
Kahlil Gibran
nacque nel 1883 a Bisharri, nel Libano settentrionale, e morì nel 1931 a New York. Fu poeta, filosofo, pittore. La sua fama si diffuse ben al di là del vicino Oriente: le sue poesie furono tradotte in più di venti lingue e le sue opere furono esposte nelle più importanti gallerie di tutto il mondo. Trascorse gli ultimi vent’anni di vita in America, dove ben presto divenne un maestro e un mito per i milioni di giovani che ne leggevano gli scritti. I suoi libri, considerati un vero “breviario mistico”, continuano a entusiasmare un vasto pubblico, alimentando una sorta di “culto” che non accenna a spegnersi. Di Gibran la Newton Compton ha pubblicato, oltre a Tutte le poesie e i racconti, anche La Voce del Maestro, Il Profeta – Il Giardino del Profeta, I segreti del cuore e Gesù figlio dell’uomo in volumi singoli.
Edizione integrale
L’amore, la fede, la libertà, l’amicizia, la natura, la giovinezza, la vecchiaia, la solitudine, la morte: con un linguaggio poetico e pregnante, con immagini tenere e icastiche e con una espressività aforistico-assertiva diretta e appassionata, ricca di similitudini e contrapposizioni, Gibran parla al cuore della gente non da filosofo, non da politico, non da scrittore, ma da «profeta», fondendo in un’unica visione spirituale Oriente e Occidente, Europa e Asia, cristianesimo e islamismo, induismo e buddismo. L’intensità emotiva e fideistica del suo pensiero e della sua scrittura ha costituito un elemento dirompente per centinaia di migliaia di lettori disorientati dallo sgretolamento dell’Occidente faustiano e delle sue certezze e affascinati da una parola che al di sopra di ogni cultura e ogni religione mirava a recuperare l’essenza autentica del vivere e il suo aspetto più intimamente e profondamente sacrale.
«Ho cercato la solitudine perché detesto quella grande e terribile istituzione che la gente chiama civiltà.»
Kahlil Gibran
nacque nel 1883 a Bisharri, nel Libano settentrionale, e morì nel 1931 a New York. Fu poeta, filosofo, pittore. La sua fama si diffuse ben al di là del vicino Oriente: le sue poesie furono tradotte in più di venti lingue e le sue opere furono esposte nelle più importanti gallerie di tutto il mondo. Trascorse gli ultimi vent’anni di vita in America, dove ben presto divenne un maestro e un mito per i milioni di giovani che ne leggevano gli scritti. I suoi libri, considerati un vero “breviario mistico”, continuano a entusiasmare un vasto pubblico, alimentando una sorta di “culto” che non accenna a spegnersi. Di Gibran la Newton Compton ha pubblicato, oltre a Tutte le poesie e i racconti, anche La Voce del Maestro, Il Profeta – Il Giardino del Profeta, I segreti del cuore e Gesù figlio dell’uomo in volumi singoli.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
143 -
Argomento