Introduzione di Emanuele Trevi
Edizione integrale
Le avventure di Pinocchio è il capolavoro di Collodi, il libro italiano per ragazzi più famoso e sicuramente il più tradotto. Questo burattino, ricavato da un pezzo di legno e chiamato Pinocchio, altro non è che l’incarnazione dell’infanzia di ogni tempo e di ogni latitudine: è portato a disobbedire ma anche a correggersi, può farsi influenzare dalle cattive compagnie ma poi distingue fra il bene e il male, dice le bugie salvo pentirsene in seguito, e alla fine il senso della bontà e della giustizia prevalgono in lui e nel racconto. In fondo, come scrisse Benedetto Croce, «il legno in cui è intagliato Pinocchio è l’umanità». Con Le avventure di Pinocchio Collodi realizzò un’impresa più unica che rara: comporre un libro per l’infanzia capace di indurre nei suoi lettori un sentimento di gratitudine e di fedeltà, costante in tutte le stagioni della vita. Le avventure del burattino di legno, del Gatto e della Volpe, della Fata dai capelli turchini, hanno fornito, nel corso del Novecento, profondissimi argomenti di meditazione agli adulti mentre rapivano le fantasie dei bambini. È il destino privilegiato di quei capolavori che rivelano nuove bellezze ad ogni incontro, non esaurendo mai la loro riserva di fascino e mistero.
«Dopo andò a guardarsi allo specchio, e gli parve d’essere un altro. Non vide più riflessa la solita immagine della marionetta di legno, ma vide l’immagine vispa e intelligente di un bel fanciullo coi capelli castagni, cogli occhi celesti e con un’aria allegra come una pasqua di rose.»
Carlo Collodi
pseudonimo di Carlo Lorenzini, nacque nel 1826 a Firenze, dove morì nel 1890. Partecipò alle due prime guerre d’Indipendenza, e svolse un’intensa attività di giornalista. Le avventure di Pinocchio apparve in volume nel 1883.
Edizione integrale
Le avventure di Pinocchio è il capolavoro di Collodi, il libro italiano per ragazzi più famoso e sicuramente il più tradotto. Questo burattino, ricavato da un pezzo di legno e chiamato Pinocchio, altro non è che l’incarnazione dell’infanzia di ogni tempo e di ogni latitudine: è portato a disobbedire ma anche a correggersi, può farsi influenzare dalle cattive compagnie ma poi distingue fra il bene e il male, dice le bugie salvo pentirsene in seguito, e alla fine il senso della bontà e della giustizia prevalgono in lui e nel racconto. In fondo, come scrisse Benedetto Croce, «il legno in cui è intagliato Pinocchio è l’umanità». Con Le avventure di Pinocchio Collodi realizzò un’impresa più unica che rara: comporre un libro per l’infanzia capace di indurre nei suoi lettori un sentimento di gratitudine e di fedeltà, costante in tutte le stagioni della vita. Le avventure del burattino di legno, del Gatto e della Volpe, della Fata dai capelli turchini, hanno fornito, nel corso del Novecento, profondissimi argomenti di meditazione agli adulti mentre rapivano le fantasie dei bambini. È il destino privilegiato di quei capolavori che rivelano nuove bellezze ad ogni incontro, non esaurendo mai la loro riserva di fascino e mistero.
«Dopo andò a guardarsi allo specchio, e gli parve d’essere un altro. Non vide più riflessa la solita immagine della marionetta di legno, ma vide l’immagine vispa e intelligente di un bel fanciullo coi capelli castagni, cogli occhi celesti e con un’aria allegra come una pasqua di rose.»
Carlo Collodi
pseudonimo di Carlo Lorenzini, nacque nel 1826 a Firenze, dove morì nel 1890. Partecipò alle due prime guerre d’Indipendenza, e svolse un’intensa attività di giornalista. Le avventure di Pinocchio apparve in volume nel 1883.
Book details
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Publisher
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
171