Napoli. La fabbrica degli scandali

Napoli. La fabbrica degli scandali

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Dal dramma dei rifiuti all’ex impianto di Bagnoli: una terra condannata

Acqua, aria, fuoco e terra. I quattro elementi, a Napoli e in Campania, sono contaminati dalla mano dell’uomo, spesso armata dalla criminalità organizzata. Una catastrofe silenziosa alimentata dall’omertà di quanti – politici, amministratori, funzionari, talvolta persino magistrati – sanno e scelgono di tacere, stare a guardare o, nel peggiore dei casi, contribuire al disastro.
Da trent’anni in questa parte d’Italia la questione ambientale è sinonimo di emergenza, segnata da scandali continui, in nome del potere e del profitto. E dunque la tragedia, annunciata eppure tanto a lungo ignorata, della Terra dei Fuochi, ma anche il dramma dell’ex Isochimica, la Eternit del Sud, ieri fabbrica della morte, oggi bomba di amianto piantata nel cuore di Avellino. E ancora, l’ex Italsider di Bagnoli e la valle del Sarno, non a caso ribattezzata il “pentagono della morte” per i numerosi casi di cancro e malformazioni tra gli abitanti della zona.
Un viaggio nella fabbrica degli scandali campani, raccontati attraverso documenti inediti, atti giudiziari, testimonianze esclusive. Cartoline dall’inferno in una terra violentata, dove in nome del lavoro a volte si rischia anche la vita.

Documenti inediti, atti giudiziari, testimonianze esclusive

Tra i temi trattati nel libro:


Un’emergenza da due miliardi di euro
Pentagono della morte
Camorra River
Amianto in libertà
Tante bonifiche, nessuna bonifica
Bagnoli senza giustizia
Veleni nel sottosuolo
Traffici e roghi, la lotta continua
La strage infinita. E c’è chi dice no


Gianluca De Martino

Giornalista freelance, si occupa di data journalism e inchieste sul campo. Dopo la gavetta in un quotidiano regionale in Campania, ha intrapreso una collaborazione con varie testate, tra cui «Wired», «l’Espresso», e «L’Huffington Post». Nel 2012 è stato tra gli autori di Num3r1, programma di approfondimento politico-economico in onda su Rai2. Nel 2015 è stato finalista ai Dig Data Awards con l’inchiesta Il prezzo dell’amianto, pubblicata su «Wired».

Luciana Matarese

Laureata in Storia contemporanea all’Università di Napoli “Federico II”, nel 2011 ha conseguito il master in Critica giornalistica dell’Accademia “Silvio d’Amico” di Roma. Giornalista freelance formatasi nei quotidiani regionali della Campania, negli ultimi anni ha collaborato con «Europa» e «L’Huffington Post». Vive tra Roma e Sorrento.

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