Il ritratto di Dorian Gray

Il ritratto di Dorian Gray

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Introduzione di Masolino D’Amico
Con un profilo di Oscar Wilde scritto da James Joyce
Edizione integrale

Il sogno di possedere un ritratto che invecchi al suo posto, assumendo i segni che il tempo dovrebbe tracciare sul suo volto angelico, diviene per Dorian Gray una paradossale, terribile realtà. Ma non saranno tanto le tracce del tempo che passa a fermarsi sul dipinto di quel bellissimo giovane, quanto le nefandezze di cui la sua anima si è macchiata. Un’anima giunta al culmine della dissolutezza, corrotta e degradata, trascinata nell’abisso della turpitudine e del vizio dal cinismo e dalla sfrenata avidità di piaceri di ogni sorta. Dalla sua sfida diabolica alla giovinezza eterna, Dorian uscirà sconfitto, schiavo di un ideale, assurdo desiderio di far coincidere l’arte con la vita. Il ritratto di Dorian Gray è considerato il romanzo simbolo del decadentismo e dell’estetismo.

«Nel centro della stanza, appeso a un cavalletto verticale, era il ritratto in piedi di un giovane di una straordinaria bellezza fisica; e davanti, a una certa distanza, era seduto l’artista stesso, Basil Hallward, la cui subitanea scomparsa, qualche anno fa, suscitò tanto scalpore al momento in cui avvenne e fece nascere tante strane congetture.»


Oscar Wilde

nacque a Dublino nel 1854. Poeta, romanziere, commediografo, è il più importante scrittore dell’epoca vittoriana. Nel 1895, al culmine della sua fama, venne condannato per omosessualità a due anni di carcere duro. Morì nel 1900. Di Wilde la Newton Compton ha pubblicato: Poesie e Ballata dal carcere di Reading; L’importanza di chiamarsi Ernesto - Il ventaglio di Lady Windermere - Una donna senza importanza - Un marito ideale; De Profundis - Due lettere al «Daily Chronicle»; Il ritratto di Dorian Gray; Il manuale del perfetto impertinente, Aforismi e il volume unico Tutte le opere.

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