A cura di Francesco Perfetti
«Io do un ordine, o taccio». È forse l’imperiosità la più incisiva delle virtù di Napoleone, la capacità di far seguire un “fulmine” al “baleno” di una decisione.
Così lo ritrae Manzoni nel Cinque maggio, una delle innumerevoli opere letterarie, teatrali, biografiche, cinematografiche ispirate a un uomo davvero fuori dal comune per intelletto e imprese. Non particolarmente versato nelle belles lettres, l’imperatore ha lasciato tuttavia una serie di brevi pensieri morali, aforismi politici e massime sulla guerra, riuniti in questo volume per la prima volta. Non sono riflessioni concepite in un disegno organico, tutt’altro: scritte in momenti diversi e talvolta in contraddizione tra loro (del resto per sopravvivere in politica e in diplomazia è spesso necessario mentire e smentirsi), si rivelano uno strumento di analisi interessante e utile, al fine di individuare tratti della personalità e delle idee del grande Bonaparte.
Napoleone Bonaparte
(Ajaccio 1769 – Sant’Elena 1821) costruì un impero con i caratteri di un’illuminata dittatura militare, che cercò di legittimare agli occhi dell’Europa tradizionalista sposando Maria Luisa d’Austria. Genio della guerra, fu anche legislatore e legò il suo nome al Codice Napoleonico.
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Idioma
Italian -
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128