Introduzione di Giulio Cattaneo
Edizione integrale
Piccolo mondo antico è il romanzo più noto di Antonio Fogazzaro. Si apre sul lago di Lugano, e un lago è sempre sullo sfondo delle opere di Fogazzaro: ora calmo, ora tempestoso, idilliaco e impassibilmente crudele, quasi un protagonista. Il lago è anche testimone del sorgere dell’amore fra Luisa e Franco, un amore presto avversato a causa delle differenze sociali che dividono i due innamorati. Attorno a questo centro narrativo si dispongono tutte le altre figure (dalla nonna marchesa, fiera oppositrice dell’unione fra i due, al professor Gilardoni, ai tanti personaggi di un mondo di provincia nell’Italia risorgimentale) e i molteplici temi del romanzo: la scoperta della irriducibile diversità fra Luisa e Franco, la crisi del loro rapporto che si altera in un dissidio di natura religiosa, soprattutto dopo la morte atroce della figlia, la contesa sul testamento. Le vicende di natura patriottica con fughe e inseguimenti contribuiscono a dare vita e movimento a un ambiente provinciale altrimenti inerte, «segregato dal mondo grande».
«Pianse al buio la sua figliuola senza ritegno, senza nemmeno quel ritegno che viene dalla luce. S’inginocchiò ad una finestra, s’incrociò le braccia sul petto, pianse, col viso al cielo, lacrime e parole a flutti, parole incomposte di strazio e di fede ardente, chiamando Dio in aiuto, Dio. Dio che lo aveva colpito.»
Antonio Fogazzaro
nato a Vicenza nel 1842, fu narratore, poeta e saggista. Di educazione religiosa, recuperò la fede dopo una lunga crisi; si accostò poi al modernismo, ma con una ritrattazione in seguito alla condanna della Chiesa. Fra i suoi romanzi ricordiamo Piccolo mondo antico, Malombra (1881), Daniele Cortis (1885), Il mistero del poeta (1888), Piccolo mondo moderno (1901), Il Santo (1905), Leila (1910) e, fra i libri di poesie, Valsolda (1876). Morì a Vicenza nel 1911.
Edizione integrale
Piccolo mondo antico è il romanzo più noto di Antonio Fogazzaro. Si apre sul lago di Lugano, e un lago è sempre sullo sfondo delle opere di Fogazzaro: ora calmo, ora tempestoso, idilliaco e impassibilmente crudele, quasi un protagonista. Il lago è anche testimone del sorgere dell’amore fra Luisa e Franco, un amore presto avversato a causa delle differenze sociali che dividono i due innamorati. Attorno a questo centro narrativo si dispongono tutte le altre figure (dalla nonna marchesa, fiera oppositrice dell’unione fra i due, al professor Gilardoni, ai tanti personaggi di un mondo di provincia nell’Italia risorgimentale) e i molteplici temi del romanzo: la scoperta della irriducibile diversità fra Luisa e Franco, la crisi del loro rapporto che si altera in un dissidio di natura religiosa, soprattutto dopo la morte atroce della figlia, la contesa sul testamento. Le vicende di natura patriottica con fughe e inseguimenti contribuiscono a dare vita e movimento a un ambiente provinciale altrimenti inerte, «segregato dal mondo grande».
«Pianse al buio la sua figliuola senza ritegno, senza nemmeno quel ritegno che viene dalla luce. S’inginocchiò ad una finestra, s’incrociò le braccia sul petto, pianse, col viso al cielo, lacrime e parole a flutti, parole incomposte di strazio e di fede ardente, chiamando Dio in aiuto, Dio. Dio che lo aveva colpito.»
Antonio Fogazzaro
nato a Vicenza nel 1842, fu narratore, poeta e saggista. Di educazione religiosa, recuperò la fede dopo una lunga crisi; si accostò poi al modernismo, ma con una ritrattazione in seguito alla condanna della Chiesa. Fra i suoi romanzi ricordiamo Piccolo mondo antico, Malombra (1881), Daniele Cortis (1885), Il mistero del poeta (1888), Piccolo mondo moderno (1901), Il Santo (1905), Leila (1910) e, fra i libri di poesie, Valsolda (1876). Morì a Vicenza nel 1911.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
327 -
Argomento