Genealogia della morale

Genealogia della morale

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Introduzione di Sergio Moravia
Traduzione integrale di Vanda Perretta

È questa una delle opere più inquietanti, eversive e provocatorie di Nietzsche. Seguendo una logica assolutamente implacabile, dettata dalla «volontà di verità» e dal desiderio di riesaminare criticamente le strutture millenarie del pensiero occidentale, il filosofo tedesco giunge a distruggere tutte le certezze ordinarie dell’uomo, approdando per la prima volta alla compiuta teorizzazione del nichilismo etico. Moltissimi i motivi che influenzeranno tanta parte della letteratura e della filosofia del Novecento: la scoperta di un irrazionale, inconoscibile «sottosuolo» dell’uomo, teatro di eventi oscuri e crudeli, l’analisi degli istinti primari e della dinamica della repressione, l’accettazione degli aspetti meno positivi e più spregevoli dell’individuo.

«Noi che cerchiamo la conoscenza, ci siamo sconosciuti, noi stessi ignoti a noi stessi, e la cosa ha le sue buone ragioni. Noi non ci siamo mai cercati, e come avremmo potuto, un giorno, trovarci?»



Friedrich Wilhelm Nietzsche

nacque a Röcken, in Germania, nel 1844, e morì a Weimar nel 1900. Appassionato di musica, compì i suoi primi studi nel campo della filologia classica, pubblicando nel 1872 La nascita della tragedia dallo spirito della musica. Le sue opere esercitano ancora oggi una profonda influenza sul pensiero filosofico occidentale. La Newton Compton ha pubblicato Umano troppo umano; Così parlò Zarathustra; Al di là del bene e del male; Crepuscolo degli idoli; L’Anticristo; Ecce Homo (raccolti anche in un volume singolo); La gaia scienza; Genealogia della morale; Verità e menzogna; La volontà di potenza, Aurora e il volume Le grandi opere (1870/95).

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