101 trattorie e osterie di Milano dove mangiare almeno una volta nella vita e spendere molto poco

101 trattorie e osterie di Milano dove mangiare almeno una volta nella vita e spendere molto poco

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Nel bailamme di insegne che affollano le serate meneghine con le proposte molecolari e fusion di etnici, fast-food, ristoranti all’ultimo grido in fatto di menu e design, Carlo Cambi ci riporta alla Milano che fu, segnalandoci le 101 osterie e trattorie più caratteristiche di Milano, dove recuperare la dimensione più popolare e autentica di questa metropoli considerata la città più europea d’Italia. Perché la Milano di una volta resiste, con le sue atmosfere d’antan, in queste roccaforti dell’anima cittadina, dove ancora risuonano i vecchi proverbi in dialetto, dove la cucina è genuina, l’atmosfera casalinga, e il servizio senza troppi fronzoli ma attento e sincero. E ancora vivono, nell’impegno e nella passione dei gestori di queste osterie e trattorie, i profumi, i gesti e i sapori di una cucina mai perduta. Una cucina che affonda le sue radici nella milanesità più autentica, quella di Giorgio Gaber e dei suoi “trani a go go”, della Milano delle latterie, con la testa a New York e i piedi in Puglia, sempre in bilico tra miseria e nobiltà. In un’atmosfera che richiama le grida dei facchini che accompagnavano il passaggio delle chiatte su e giù per i Navigli, o lo sciamare degli operai a sera diretti all’osteria, o le biografie minime di nobili, cabarettisti e poeti che hanno fatto la storia di Milano, il libro, che è insieme una guida e un racconto, vi accompagnerà negli angoli più nascosti di questa città. Per scoprire che a Milano si può ancora passare il tempo in compagnia degli amici posando gli affanni e gustando ottimo cibo a un prezzo onesto, accompagnato da un buon bicchiere di vino.


Carlo Cambi

toscano di nascita e di cultura, ha esordito giovanissimo nel giornalismo prima a «Il Tirreno» e poi a «la Repubblica» dove ha lavorato per vent’anni. Nel 1997 ha fondato «I viaggi di Repubblica», primo e unico settimanale di turismo in Italia, che ha diretto fino al 2005. Ha scritto per «L’espresso», «il Venerdì di Repubblica», «Affari e Finanza», «Epoca» e «Panorama», collabora con «Il resto del Carlino» ed è il curatore dell’inserto enogastronomico “Libero Gusto” che esce ogni sabato sul quotidiano Libero. Sommelier honoris causa dell’AIS, è tra i fondatori del Movimento Turismo del Vino, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Qualivita per i marchi europei, già Presidente della Strada del Vino Terre di Arezzo. Autore televisivo e radiofonico è stato relatore in numerosissimi convegni e ha prodotto diversi saggi di argomento enogastronomico, turistico, antropologico ed economico. Nel 2009 è stato insignito del premio internazionale AIS, già Oscar del Vino, quale miglior giornalista scrittore enoico. Di formazione economico-giuridica tiene docenze ai master dell’Università Bocconi e de “la Sapienza” di Roma. Con la Newton Compton ha pubblicato Il Mangiarozzo, un bestseller dell’editoria enogastronomica; Le ricette e i vini del Mangiarozzo 2009 e 2010; 101 Trattorie e Osterie di Milano dove mangiare almeno una volta nella vita e Le ricette d’oro delle migliori osterie e trattorie italiane del Mangiarozzo. Attualmente vive e lavora a Macerata.

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